Tutto è nato per caso, una pausa caffè con l’amico Raffaele Volpe, una locandina che annuncia la mostra di Allocca a Marigliano. Raffaele stenta a crederci, forse ha ritrovato dopo anni il suo ex professore. Ci incamminiamo verso la villa comunale ed entriamo nella sala dell’ex chalet, adesso trasformata in biblioteca comunale. Finalmente Raffaele incontra il suo professore; l’artista Eliseo Allocca. Entriamo e scopriamo un mondo bellissimo di immagini, di colore e di amore per l’arte.
La mostra antologica di Eliseo Allocca è ricca di immagini dense, emozionanti e plastiche. Mentre si attraversa la sala si percepiscono vibranti emozioni, un percorso di pittura ricco di contaminazioni, dal cubismo al figurativo, dalla pittura paesaggistica alla natura morta. Immagini crude, forti e cariche di pathos. La mostra è ricca di squarci di vita semplice, un percorso all’interno della memoria dell’esistenza, una ricerca disperata della perfezione, una vera lezione di stile. Da molto tempo le opere d’arte specialmente quelle pittoriche vengono catalogate dagli storici e dagli esperti d’arte in base ai loro contenuti artistici in categorie specifiche o per meglio dire in generi. Eliseo cerca attraverso questa mostra di confondere il visitatore, di uscire fuori dagli schemi predefiniti dei generi. Un’ala della mostra ospita i quadri del figlio Orlando, acquarellista con uno stile innovativo, in perenne ricerca della luce; i suoi dipinti raccontano di un disperato bisogno di amore e trasmettono un senso di pace e di serenità. Padre e figlio tormentati da una forza interiore che li rende diversi, complici, nemici e per certi versi unici nella loro espressione artistica. Consiglio di andare a visitare la mostra di mattina, con la luce del sole che si insinua tra i dipinti creando un effetto scenico sorprendente.