Inquinamento indoor: la certificazione globale ISO 14001 delle macchine per ufficio CANON

inquinamento_ufficio_aria_indoor_OfficeAir_Project_CNR-800x500_cIl pericolo che corriamo è impercettibile ed è più vicino di quanto possiamo immaginare. Tra le quattro mura dei nostri uffici dove ogni professionista e addetto agli uffici operativi trascorre mediamente tra l’34% ed il 53% del suo tempo, si annidano agenti inquinanti più subdoli e talvolta più aggressivi di quelli che generalmente provengono dall’esterno. Composti chimici (e non solo) che condizionano l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo ci stanno avvelenando un po’ per volta: vernici, truciolato dei mobili, toner di stampanti e fotocopiatrici.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, che ha snocciolato i dati statistici sul numero di italiani che rischiano di finire di diventare vittime del cosiddetto inquinamento indoor, tutti gli ambienti chiusi, dagli uffici alle scuole, passando per i luoghi di svago e le civili abitazioni, sono potenzialmente a rischio. E il più delle volte, ad accentuare la pericolosità è il comportamento sbagliato che assumiamo nei luoghi chiusi.

Tra le buone abitudini cui attenersi in ufficio per rispettare l’ambiente, ed evitare fonti di inquinamento indoor, ad esempio, vi sono senza dubbio la raccolta differenziata (con la suddivisione dei rifiuti in plastica, carta e indifferenziati), il trattamento dei rifiuti speciali e dei residui di stampa ed una particolare attenzione alla fuoriuscita di liquidi dalla stampante.

Una particolare categoria di inquinanti indoor annoverata è appunto quella dei rifiuti speciali d’ufficio: i toner, in primis, sono ritenuti tra quelli più pericolosi ed in Italia vengono utilizzate circa 7 milioni di cartucce ogni anno. Meritano dunque un’attenzione particolare anche in base a quanto previsto dal Testo Unico Ambientale, che li classifica in nocivi e non nocivi per la salute ed, in base a tale valutazione, obbliga tutte le aziende ad attenersi al sistema di raccolta e di trattamento dei toner esausti previsto dalla normativa.

Lo smog si può produrre tra le pareti di uffici o abitazioni: basta azionare una stampante laser. Durante la stampa, lo strumento emette particelle ultrasottili nocive e così l’aria si riempie di sostanze volatili tossiche. Una ricerca scientifica australiana, pubblicata sulla rivista dell’American Chemical Society, ha messo in ansia impiegati e tecnici di macchine: attenzione lavorare accanto a una stampante (o fotocopiatrice) in funzione equivale a inalare fumi di sigaretta o a respirare gas di scarico di ingorgo stradale. Per i polmoni c’è poca differenza. Sono veramente poche le stampanti laser che rispettano i parametri di Kyoto, tra queste c’è la multinazionale CANON, una delle pochissime organizzazioni ad aver ottenuto la certificazione globale ISO 14001 per tutte le proprie attività.

Comunicato stampa CANON IT&OFFICE Marigliano Na.

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Inquinamento indoor: la certificazione globale ISO 14001 delle macchine per ufficio CANONultima modifica: 2017-07-19T11:16:34+02:00da lab51
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