Michele D’uva, il visionario graphic design napoletano

Vedere Michele D’uva al lavoro è davvero emozionante. La cura dei particolari, il lavoro minuzioso e la grande pazienza suscita stupore agli occhi dei collaboratori lasciandoli senza parole.

Egli parte sempre realizzando un piccolo elemento, un disegnino, un semplice movimento grafico per poi progettare, con grande cura ed estrema precisione, una forma coordinata, un colore in grado di suscitare forti emozioni. 14079834_296649294024248_2998856135712932005_nAbbiamo avuto la fortuna di aprire alcuni cassetti della sua preziosa libreria e ci siamo ritrovati con la storia della grafica tra le mani; magnifici poster, volantini ed esempi di packaging creati all’inizio degli anni ottanta con tutti i bozzetti, gli studi e i disegni preparatori per essi. Siamo sinceramente rimasti incantati davanti a quei disegni, testimonianza di tanta esperienza e di sapere, disegni che parlano da soli di amore e passione per la grafica.  Ci siamo sentiti fortunati a poterli osservare e magari imparare qualcosa. C’è da ricordare che all’inizio degli anni ottanta non esisteva la computer grafica, tutto era fatto a mano per cui un’attenta progettazione era assolutamente fondamentale per la realizzazione del prodotto finale. Ancora oggi Michele D’uva pone una grande enfasi alla progettazione manuale prima di passare al mezzo digitale per la realizzazione.  Vederlo all’opera con l’attenzione con cui progetta ogni suo nuovo lavoro prima di passare alla fase esecutiva è straordinario oltre ad essere un momento di approfondimento sulla storia e l’evoluzione della grafica. Michele a 58 anni suonati, continua imperterrito ad insegnare i suoi alunni che per imparare questa professione c’è bisogno di capire bene le vere ragioni per le quali un cliente si rivolge ad un grafico. Iniziamo l’intervista proprio partendo da questo quesito:

chi è l’imprenditore privato che si rivolge ad un graphic design ?

Un imprenditore che ha bisogno del nostro aiuto deve essere un individuo abituato a gestire le attività della sua impresa e non solo i costi, altrimenti non ha quella energia in grado di dare valore alla propria impresa”.

Ma in tempi di crisi, la parola d’ordine è essere efficienti, magari tagliando i costi. L’immagine e la grafica aziendale può ritenersi un costo superfluo?

“ i costi non sono tutti uguali e non sono neppure tutte uguali le attività che li generano. Essere efficienti oggi non significa più solo tenere sotto controllo i costi, cercando di ridurli. Significa, piuttosto, agire sulle cause dei costi cercando di non incidere negativamente sull’offerta di valore al cliente”

Cosa consiglierebbe agli imprenditori in cerca di un rilancio della propria immagine aziendale?

“….bisogna individuare  quali attività contribuiscono a generare valore e quali no è necessario adottare un approccio che va dall’individuazione delle attività svolte in azienda, alla loro classificazione in attività a valore e non a valore (nell’ottica del cliente) e alla determinazione del loro costo….”

Oggi è ancora fondamentale per le imprese una buona immagine coordinata?

duva 2“…..l’immagine coordinata è la modalità con la quale aziende, enti, società si presentano al pubblico, ai loro clienti attuali o potenziali. Comprende tutti gli aspetti comunicativi ed è pertanto una specie di carta di identità dell’azienda stessa. L’immagine si definisce coordinata quando tutti gli elementi comunicativi sono coerenti l’uno con l’altro. La coerenza si esplicita attraverso loghi, colori, caratteri, impaginazione, impostazione delle campagne pubblicitarie e della documentazione interna. Dal momento che ogni azienda è portatrice di valori, sarebbe auspicabile che questi valori trasparissero dagli elementi della comunicazione. Attraverso la coerenza di tutti gli aspetti si costruisce nel tempo un progressivo riconoscimento dell’azienda stessa, in termini di fedeltà al marchio e di valore generato. L’immagine coordinata racchiude e porta a conoscenza ai vari interlocutori i prodotti, l’organizzazione, i valori, i servizi, lo “spirito” dell’azienda. Si costruisce nel tempo e dovrebbe restare nella mente di tutte le persone con cui la società entra in contatto. Questo è il motivo principale per il quale occorre costruirla in linea con la mission, gli obiettivi e i valori….”

La rete web ha trasformato il settore della grafica e della stampa digitale, secondo Lei questa rivoluzione tecnologica è positiva ?

“…certo che è positiva. Internet ha trasformato le modalità attraverso le quali le persone vivono e comunicano: tutto questo ha rimesso in discussione il rapporto tra le persone, gli oggetti e più in generale i prodotti della stampa digitale, e il processo di marketing si sta in questo senso trasformando verso forme di comunicazione sempre più multicanale, comprendenti carta, packaging, Web, mondo mobile, video e altro. Sebbene sia vero che il peso di diversi media, e anche della carta, possa risultare ridimensionato, appare invece priva di fondamento la percezione secondo la quale internet sia antitetica al mondo della stampa digitale. Ciò appare in modo evidente nelle campagne pubblicitarie che sempre più spesso creano un vero e proprio ponte tra carta e video su internet: il binomio può infatti creare inediti effetti di creatività e di efficacia della comunicazione. Utilizzare video associandoli a prodotti della stampa digitale nelle campagne pubblicitarie può quindi diventare un fattore efficace per una comunicazione multicanale in cui la carta ha un ruolo di primo piano. Il graphic designer ha nelle proprie mani una serie di strumenti in grado di creare più soluzioni efficaci per il raggiungimento degli obiettivi di comunicazione.

duvaeduva.it  

micduva@duvaeduva.it

intervista a cura di Redazione LAB51

 

Michele D’uva, il visionario graphic design napoletanoultima modifica: 2018-09-06T17:48:53+02:00da lab51
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