La trasformazione dell’IT da prodotto in servizio si è ormai diffusa in maniera importante e profonda sull’onda di fenomeni anche più ampi che rientrano sotto il cappello di quella che viene definita sharing economy (economia collaborativa è un modo di distribuire beni e servizi che differisce dal tradizionale modello di società che assume dipendenti e vende prodotti ai consumatori).

Una trasformazione che ci sta portando a dimenticare il fascino dell’acquisto in favore di esperienze di utilizzo sempre più coinvolgenti e performanti. Una trasformazione che dopo un’inevitabile abbuffata di proclami e annunci, ha investito il mondo IT in maniera sempre più ampia, profonda, decisa.

Tanto per fare un esempio tremendamente concreto alzi la mano chi, tra voi che leggete, sa esattamente che tipo di processore monta il pc o lo smartphone dal quale state fruendo questo contenuto. Siete sicuri che la risposta di oggi, evasiva   sarebbe stata la stessa anche 8 anni fa, per altro in piena ansia da prestazione e rincorsa dell’ultimo e più potente processore Intel Pentium?

Non ci importa della medaglietta di Pentium, oggi quello che ci interessa è l’utilizzo, il pc una volta acceso deve funzionare per quello che ci serve, al meglio delle sue possibilità. Un piccolo ma esplicativo esempio che, proiettato verso le dinamiche di vendita ci fa capire perché il mercato e l’ecosistema di vendita, con i mega vendor prima di tutti, sta passando dalla logica del prodotto a quella del servizio, dalla transazione alla relazione ricorrente, da vendita one shot alla esperienza di utilizzo ricorrente con tutto quello che ci sta dietro a livello di fatturazione e gestione finanziaria.

Oggi il Web, la Rete, la banda larga lo permettono. Una rivoluzione copernicana anche e soprattutto per i distributori informatica.

a cura di Redazione blog Lab 51