Bruno Molaro Immobile, l’imprenditore napoletano con la passione per la tecnologia

Continua il nostro percorso alla scoperta delle realtà imprenditoriali d’eccellenza del settore tecnologico presenti in Campania. Intervistiamo Bruno Molaro Immobile, amministratore dell’azienda Eltec Impianti, perito industriale, tenace imprenditore, professionista serio e affidabile.   Quando è nata Eltec Impianti Eltec è nata nel 2000 Di cosa si occupa Eltec Impianti? Ci occupiamo di impianti di automazione, …

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Work 4.0 – Il futuro del lavoro

    Pubblichiamo l’interessante articolo della giornalista  Lorenza Peschiera pubblicato il 18 settembre 2018 su DMO data manager on line.   La digital transformation e l’evoluzione delle tecnologie stanno mutando le dinamiche delle imprese. Nuovi modi di lavorare, di gestire le risorse umane e i processi aziendali richiedono la formazione di persone pronte ad affrontare il …

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Michele D’uva, il visionario graphic design napoletano

Vedere Michele D’uva al lavoro è davvero emozionante. La cura dei particolari, il lavoro minuzioso e la grande pazienza suscita stupore agli occhi dei collaboratori lasciandoli senza parole. Egli parte sempre realizzando un piccolo elemento, un disegnino, un semplice movimento grafico per poi progettare, con grande cura ed estrema precisione, una forma coordinata, un colore in …

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digital transformation: a rischio le piccole imprese campane

La digital transformation non è limitata a business particolarmente innovativi, a giovani start-up digitali o ai colossi della silicon valley ma è piuttosto un processo che abbraccia aziende di qualsiasi dimensione e operanti nei più diversi mercati.

imprenditore-in-classe-2-728Chi rimane indietro dovrà pagare un prezzo altissimo: viviamo in un mondo in cui una start-up con esigui capitali e nessuna esperienza, attraverso l’adozione di una tecnologia o un approccio innovativo, può stravolgere un intero mercato, determinando la scomparsa di players dominanti con esperienza decennale. La digital transformation ha inoltre dato la possibilità a nuovi players di creare mercati che prima non esistevano, queste nuove realtà sono la testimonianza più cristallina delle opportunità di business rese disponibili da innovazione tecnologica e approccio creativo.

Il passaggio al digitale ha costretto gli imprenditori a pensare in modo diverso. Il futuro è difficile da prevedere e molte nuove idee rischiano di diventare obsolete prima di essere implementate. I nostri imprenditori, per poter crescere e raggiungere i colleghi del nord, devono saper sviluppare nuovi sistemi di gestione del rischio e incoraggiare i propri dipendenti a sperimentare nuove idee.

THE-MYTHOLOGY-OF-THE-BUSINESS-ENTREPRENEURAnche se l’innovazione non riguarda sempre nuove cose, a volte si tratta di creare un valore nuovo in alcune dimensioni, linee di prodotti e servizio. Ed è proprio questa incapacità di trasformare idee in nuovi prodotti che in futuro potrebbe mettere a rischio le piccole aziende campane. Per raggiungere risultati aziendali solidi si richiede un pensiero innovativo e una capacità di trasformare le idee in azioni, spesso in velocità. Tutto questo è possibile solo attraverso la cultura dell’innovazione, in cui le persone sappiano come dare il proprio contributo. I vecchi approcci lineari all’innovazione e all’esecuzione, radicati in un livello di certezza e risultati predefiniti, non sono più adeguati.

L’imprevedibilità e il ritmo dei cambiamenti impongono che le organizzazioni non aspettino certezze prima di portare avanti nuove idee, che invece devono essere abbastanza flessibili da poter cambiare di fronte a diverse priorità e minacce.

High targetsAnche se non è sufficiente l’implementazione di tecnologie e soluzioni innovative per assicurarsi il successo dell’impresa, è importante invece ridisegnare le fondamenta stesse della struttura organizzativa, adattandola ai canoni dell’era digitale e concependo un’organizzazione totalmente nuova e in grado di cogliere le opportunità che la digital transformation mette a disposizione. Questo processo deve comprendere ogni aspetto dell’organizzazione, dall’organigramma della società alla stessa cultura aziendale, dal modello di business alla leadership.

Redazione Ag. Lab 51

Assistenza Computer: il Canon Point di Marigliano apre una linea di assistenza dedicata ai privati

Il centro Canon di Marigliano opera nel settore della fornitura, noleggio e assistenza alle macchine per ufficio, computers, reti e periferiche per le aziende e gli studi professionali.

10x21Dal 10 luglio, nell’ottica di potenziamento del proprio organico tecnico, apre una nuova linea di assistenza tecnica dedicata ai computers, alle reti e alle periferiche per i clienti privati (senza p. iva). Gli interventi possono essere eseguiti presso l’abitazione del cliente (attraverso una richiesta di assistenza tecnica) o consegnando le attrezzature guaste presso il Canon Point di via Giannone, 49 Marigliano (successivamente smistate presso il laboratorio tecnico certificato sito in Mariglianella).

Il Canon Point di via Giannone offrirà ai clienti privati una serie di servizi gratuiti: consulenza specialistica informatica, indagini di mercato, brevi corsi di formazione per gli utenti che non hanno conoscenze di computer, reti e web. Metterà a disposizione dei clienti un app service (scaricabile dal sito web) per richieste assistenza e informazioni dal proprio smarphone.

APP CANONAbbiamo deciso di aprire la nostra organizzazione verso i privati per una precisa scelta strategica; intercettare docenti, genitori e ragazzi alle prese con le nuove tecnologie informatiche in un settore dove chi fa assistenza è poco qualificato; ma anche perché tra le otto competenze chiave che i cittadini europei devono possedere ci sono le competenze digitali. Il 2019 sarà un anno di cambiamento in particolar modo per la scuola e i cittadini del sud Italia. Le competenze digitali consistono nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.

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CIS Nola: analisi e proposte a cura di Antonio Mautone, presidente dell’Agenzia Laboratorio 51

Da un anno stiamo assistendo un cambiamento annunciato del Cis, un cambiamento che prelude a scenari inediti per il polo commerciale nolano, attualmente impegnato nel piano di rilancio sulla base dell’accordo finalizzato alla ristrutturazione del debito. La modifica della convenzione con l’Asi renderà possibile l’apertura del centro a nuovi settori merceologici.

206593_1015880609064_1952_nIl mutamento recentemente introdotto consente di insediare nel CIS funzioni produttive così come indicate dalla normativa vigente. Non più solo il commercio all’ingrosso. Al Cis puntano a favorire l’ingresso delle piccole e medie imprese dei settori della produzione e dell’artigianato. Tutto questo è molto positivo, la strada è stata tracciata bene, ma dopo un anno di proclami, comunicati stampa dobbiamo per forza affermare, senza ombra di dubbio, che il Cis sta lentamente morendo. La fase di transizione e un piano di traghettamento per raggiungere i nuovi obiettivi non esiste. Fallimenti continui e speculazioni sui debiti di imprenditori in difficoltà stanno distruggendo questo importante polo europeo. Nel 1986 dall’iniziativa di duecento aziende socie, diventate poi trecento che hanno reso produttiva un’area di 500.000 mq non emergono segnali di ripresa. Stanno tutte lì, quelle poche rimaste, in balia degli eventi. L’agenzia di sviluppo territoriale Laboratorio 51 non vuole semplicemente far conoscere la gravità della situazione ma stimolare i politici locali che stanno assistendo alla collasso del polo Cis senza muovere un dito, in certi casi registriamo anche una “non conoscenza” del problema; un disinteressamento della crisi in corso e delle possibili ricadute sul territorio. Non basta un semplice piano finanziario per raggiungere gli obiettivi prefissati dal consiglio di amministrazione, occorre un efficace piano strategico di marketing che tenga conto anche dell’intero territorio della provincia nord est di Napoli.

cis-3In totale assenza di servizi di gestione e di promozione del centro si potrebbe istituire un’associazione d’imprese per far ripartire l’economia e il commercio in grado di traghettare il centro verso l’auspicato mutamento previsto dal consiglio di amministrazione. In primis: promozione sul web; percorsi interattivi; eventi; vetrine virtuali; totem interattivi posizionati nei vari incroci stradali; un servizio clienti che intercetta i visitatori all’ingresso; luoghi di incontro e di intrattenimento innovativi, capaci di suscitare interesse e curiosità; manifestazioni dedicate interamente ai buyer italiani e stranieri.  Infine potrebbe risultare vincente la realizzazione  organi d’informazione multimediali per far conoscere il Cis in Italia e nel mondo. Poi ci sarebbero tantissime altre idee da mettere in campo a costi ridotti, utilizzando tecnologia a basso costo e investendo mediamente tra i 5, 6 mila euro al mese (una spesa media per ciascun imprenditore di circa €. 25 al mese). Infine si potrebbe avviare progetti di riqualificazione dei terreni circostanti, fuori dal centro per intenderci, con l’obiettivo di innescare processi di sviluppo integrato; ma questo è un altro discorso!

 

Redazione Ag. LAB 51

 

Accordo italo-cinese tra lo studio legale Guadagni Della Corte & Partners e lo ZheJiang Boxiang Law Firm

 

gallery1Lo Studio Legale Guadagni Della Corte & Partners e lo  ZheJiang Boxiang Law Firm hanno firmato un contratto da cui è nata una nuova realtà capace di garantire ai clienti Italiani e Cinesi la massima competitività, garantendo una assistenza professionale, seria e dinamica, per tutti gli affari che dovranno essere realizzati in territorio della Repubblica Popolare Cinese ed in  Territorio della Repubblica Popolare Italiana.

gallery4Scopo principale del contratto è l’incentivazione della collaborazione tra gli studi legali in territorio della Repubblica Popolare Cinese e della Repubblica Italiana, attraverso l’interscambio di clientela, affari, conoscenze giuridiche, politiche così da rafforzare entrambe le realtà professionali. In tale ottica, ogni qual volta uno dei soggetti del presente contratto dovrà gestire o commissionare affari in territorio italiano o cinese avrà la certezza e la consapevolezza di poter utilizzare le competenze professionali e le strutture dello studio partner, incrementando la propria competitività e la propria capacità economica.

Pertanto, lo Studio Legale Guadagni Della Corte & Partners si interesserà di curare i clienti e gli affari proposti dallo ZheJiang Boxiang Law Firm in Italia mentre, nel caso di gestione degli affari e del contenzioso giudiziario in territorio della Repubblica Popolare Cinese, lo Studio Legale Guadagni Della Corte & Partners si rivolgerà allo ZheJiang Boxiang Law Firm, che provvederà a gestirli applicando sempre le medesime condizioni del presente contratto, secondo i principi di reciprocità.

gallery2Le attività potranno riguardare sia affari di diritto civile che affari di diritto penale. Le parti hanno chiarito che oggetto contratto sono tutte le attività di consulenza, di procacciamento di affari, di intermediazione in generale, avvocatura di affari, new diligence, attività stragiudiziali anche non strettamente legali (ad esempio costituzione di società, acquisto di immobili, acquisto di società, testamenti, eredità)

www.studiolegaleguadagnidellacorte.it

a cura della Redazione Lab 51

BARRAFRANCA; apre l’innovativo format shop MARBE Cartolibreria & Oggetti da regalo

 

Un nuovo locale, unico nel suo genere, ha aperto il 12 maggio nel centro storico di a Barrafranca in provincia di Enna, al corso Umberto I° 95 nei pressi  dell’antica chiesa seicentesca di San Francesco nella piazza Regina Margherita.

Un’idea originale nata dalla passione di Serena e di suo marito Domenico per i libri, i colori e gli oggetti di arredo e design. Il centro storico di Barrafranca con le sue strade, quartieri, rappresenta un distretto commerciale naturale in cui al centro c’è una nuova “comunità culturale” fatta di comunità locale, pubblica, nicchie specializzate e non.

Lo shop MARBE è visibile sulla strada, al suo interno ci sono persone cortesi e WhatsApp Image 2018-05-30 at 10.13.33gentili che sono parte attiva della stessa comunità in cui il cliente vive.

La prossimità, la relazione personale, la possibilità di provare il prodotto e di usufruire di un supporto personalizzato, la sua immediata disponibilità sono fattori distintivi di questo innovativo format shop. Attraverso le strade del centro storico si può sentire il profumo di una città viva che cela un passato da ricordare. A Barrafranca è iniziato un processo di rivitalizzazione del centro storico e sicuramente l’idea di aprire una cartolibreria con annessa area vendita oggetti e idee regali soddisfa pienamente le richieste degli abitanti di Barrafranca, in particolar modo i turisti del centro storico

Lo shop MARBE completa la sua offerta con servizi di copisteria, invio e ricezione mail e stampa formato A4..

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L’apertura del MARBE shop sicuramente darà una accelerazione al processo di rivitalizzazione del centro storico iniziato già da qualche anno dal sindaco Dr. Fabio Accardi. La possibilità di offrire una serie di servizi ai cittadini e ai turisti comporterà un aumento del flusso pedonale e maggiori opportunità di incontri e di relazioni interpersonali. Una vera e propria iniezione di fiducia per le tante botteghe e negozi che da sempre lamentano un isolamento commerciale.

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L’85% delle aziende fatica a rispettare i termini di conformità al GDPR

Il 39% dei consumatori ha incrementato di circa il 24% il proprio limite di spesa con le aziende che proteggono i dati personali dei clienti

gdpr-800x500_cL’85% delle aziende in Europa e negli Stati Uniti non sarà pronto per l’entrata in vigore del GDPR che avverrà tra poco più di una settimana a partire da oggi. Inoltre, secondo un nuovo studio del Digital Transformation Institute di Capgemini una società su quattro non sarà pienamente conforme al nuovo regolamento nemmeno entro la fine dell’anno. Il report, denominato “Seizing the GDPR Advantage: From mandate to high-value opportunity” ha intervistato 1.000 dirigenti e 6.000 clienti in 8 mercati, al fine di esplorare le attitudini e la preparazione delle aziende nell’adozione del GDPR, oltre alle opportunità offerte dallo stesso.

 

Una corsa contro il tempo per l’arrivo del GDPR

https_cdn.evbuc.comimages26158703486331717421originalCon l’ormai prossima entrata in vigore della GDPR, prevista per il 25 maggio, in Europa persiste una situazione non uniforme per quanto riguarda il grado di preparazione delle aziende. Le imprese britanniche sono le più avanzate, anche se solo il 55% dichiara di essere ampiamente o completamente conforme, mentre le società in Spagna (54%), Germania (51%) e Paesi Bassi (51%) sono ancora più in ritardo. Il fanalino di coda è rappresentato dalla Svezia, che ha ancora molto da fare, con solo il 33% delle compagnie del paese ampiamente o completamente conforme con il regolamento.

Dal report emerge che alcune aziende stanno sottovalutando le opportunità di business offerte dal GDPR. Quasi un terzo delle società si concentra esclusivamente sulla conformità: per il 31% degli intervistati l’obiettivo del proprio programma è quello di rispettare le disposizioni del regolamento e non quello di ottenere un effettivo vantaggio competitivo. Inoltre, nonostante esista la possibilità di imporre alle aziende non in regola delle sanzioni, il cui valore può arrivare fino al 4% del fatturato, quasi il 19% del campione afferma che la conformità alle disposizioni non costituisce una loro priorità.

Una mancata opportunità per aumentare i guadagni

Il report sottolinea come le imprese che si sono allineate prima della scadenza fissata e che hanno investito in compliance e trasparenza dei dati dei consumatori stanno iniziando a raccogliere i primi frutti. Infatti, il 39% dei consumatori convinti che una data organizzazione protegga i loro dati, ha acquistato più prodotti e aumentato la propria soglia di spesa presso quella singola azienda. L’aumento della spesa da parte dei consumatori è considerevole e si aggira intorno al 24% in più. Inoltre, il 40% degli intervistati ha incrementato il numero delle transazioni, sia su base regolare che saltuariamente, con quelle aziende che più si impegnano nella protezione dei dati. I vantaggi non riguardano esclusivamente la spesa: il 49% del campione afferma di aver condiviso con parenti e amici la propria esperienza positiva, rafforzando di conseguenza la reputazione aziendale tra i potenziali clienti.

Rupert Bedell, CMO di Unum, compagnia di assicurazioni leader negli Stati Uniti e nel Regno Unito, si è espresso in merito ai benefici del GDPR: “Il regolamento incoraggerà le aziende a parlare con le persone quando hanno bisogno di qualcosa e non a contattarle unicamente per vendere beni o servizi che potrebbero desiderare. Ora, anziché proporre prodotti basandoci su dati inaffidabili, possiamo gestire i dati in modo intelligente, per creare momenti di interazione adeguati quando la clientela ha effettivamente bisogno di aiuto”.

La responsabilità passa dalle mani dei clienti

Il GDPR sta permettendo ai consumatori di proteggere direttamente i propri dati. In tutta Europa, il 57% delle persone dichiara di aver preso provvedimenti nei confronti di una data società una volta appreso che i propri dati personali non venivano gestiti in maniera adeguata. Di questi, più del 70% intraprenderà una serie di azioni a svantaggio delle aziende non-compliant, come ad esempio ridurre la spesa (71%), smettere di utilizzare i servizi offerti (71%) o condividere esperienze negative con amici e parenti (73%).

Per riuscire a controbilanciare la situazione, secondo il report le aziende devono assicurarsi di riconoscere il livello di fiducia dei propri clienti. Attualmente, però, non si stanno muovendo in questa direzione: quasi i tre quarti (71%) dei dirigenti ritengono che i consumatori non intraprenderanno alcuna azione significativa, come ad esempio la rimozione dei propri dati. Inoltre, otto dirigenti su dieci ritengono che i clienti abbiano piena fiducia nella loro azienda per quanto riguarda la gestione della privacy e della sicurezza dei dati personali, affermazione che però trova d’accordo solo il 52% dei consumatori. Questa percezione errata fa sì che le aziende perdano i potenziali benefici evidenziati in precedenza, e che solo l’11% di tali organizzazioni focalizzi i propri sforzi di conformità al GDPR sui bisogni dei clienti.

“I dirigenti adesso possono sfruttare il GDPR per creare una strategia basata sul rispetto della privacy del cliente. Questa è un’enorme opportunità di business”, ha affermato Andrea Falleni, Amministratore Delegato di Capgemini Italia e Eastern Europe. “Oltre a guadagnare la fiducia dei consumatori e a far sì che questi incrementino la propria soglia di spesa, conoscere perfettamente la tipologia di dati a loro disposizione permette alle aziende di utilizzare in modo più efficiente gli analytics e migliorare l’area operations. Questo consentirà alle imprese di individuare i file da eliminare, guadagnando maggiore spazio di archiviazione dei dati e riducendo inoltre i costi di gestione degli stessi che, entro il 2020, raggiungeranno quota 3,300 miliardi di dollari a livello globale”.

fonte:

DMO Data Manager On line