Imprenditoria femminile

Requisiti

I finanziamenti sono previsti per i settori dell’industria, artigianato, agricoltura, commercio, servizi e turismo che esercitano attività economica nel territorio regionale. Possono presentare un progetto per ottenere le agevolazioni previste:

  • Le ditte individuali gestite da donne;
  • Società cooperative o di persone costituite per almeno il 60% da donne;
  • Società di capitali le cui quote di partecipazione siano, per almeno 2/3, in possesso di donne,
  • Imprese, consorzi, associazioni, enti di formazione e ordini professionali promotori di corsi di formazione imprenditoriale, servizi di consulenza e assistenza, le cui quote siano possedute per almeno il 70% da donne.
  • Le imprese debbono essere di piccola entità e cioè:
  • dipendenti: meno di cinquanta;
  • Fatturato annuo: non più di 5 milioni di euro;
  • Stato patrimoniale: non più di 2 milioni di euro;

imagesCA753VR1.jpgDal punto di vista della forma giuridica, l’impresa può essere costituita come: società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società a responsabilità limitata, società per azioni, società in accomandita per azioni, società cooperativa, sono escluse le società di fatto.

I parametri relativi alla componente femminile dovranno essere mantenuti per almeno 5 anni.

Tipi di Agevolazioni

Nei casi di avvio di nuove attività, acquisto di attività preesistenti (in questo caso occorre rinnovare l’impresa con progetti innovativi), è possibile usufruire di: contributo a fondo perduto, credito d’imposta o finanziamento agevolato.

Le agevolazioni variano in base al luogo in cui l’impresa è ubicata.

  • Fino al 60% delle spese ritenute ammissibili nelle zone svantaggiate.
  • Fino al 50% delle spese ritenute ammissibili nelle altre zone.
  • La somma restante viene concessa ad un tasso dello 0,50% con durata non superiore ai 10 anni.

Le imprenditrici per la richiesta di finanziamento possono usufruire della regola “de minimis” (sotto un determinato importo, gli aiuti possano essere erogati alle imprese senza che l’ente erogatore lo notifichi alla Commissione Europea).Questo progetto prevede un finanziamento massimo di € 100.000 in tre anni e un’agevolazione pari al 60% nelle aree svantaggiate o al 50% in aree non svantaggiate.

Nel caso in cui l’importo di 100.000 € venga superato nel triennio, i benefici non potranno superare i limiti massimi stabiliti dall’Unione Europea:

– del 40%, 55% o 65% per le aree depresse del Mezzogiorno ( Sicilia, Calabria, Sardegna, Puglia, Campania, Basilicata).

– del 20% per le zone in deroga all’art. 92.3 c) del Trattato CEE (zone depresse del Centro Nord).

– del 15% per le altre zone.

Credito d’imposta: viene concesso in alternativa al finanziamento a fondo perduto (viene previsto che, su determinato tipo di costi, l’impresa possa usufruire di un credito detraibile dall’imposta lorda nella dichiarazione dei redditi).

Finanziamento agevolato ( finanziamento a medio e lungo termine ad un tasso di interesse inferiore a quello di mercato):Le agevolazioni riconosciute all’imprenditoria femminile promuovono progetti con un investimento totale tra i € 60.000 e € 400.000.

L’agevolazione per l’imprenditoria femminile è corrisposta per il 50% attraverso il contributo in conto capitale e per l’altra metà attraverso il finanziamento con tasso agevolato al 0,50%. Tale finanziamento non può avere una durata superiore ai 10 anni.

Spese ammissibili

Le spese ammesse dalla legge 215 / 92 sono:

– Impianti generali, comprese l’impianto elettrico, antifurto, riscaldamento, ecc.;

– Macchinari ed attrezzature; tra essi rientrano anche gli impianti specifici di produzione, compresi gli arredi connessi allo svolgimento delle attività e le strutture;

– Brevetti;

– Software;

– Opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, nel limite del 25% delle voci di spesa relative ai primi due punti.

Le spese finanziabili possono variare in base alle tipologie delle imprese e alle Regioni.

Spese non ammissibili

Non sono finanziabili le spese relative a:

– affitti dei locali;

– i costi per i salari e gli stipendi;

– acquisto di minuterie ed utensili di uso manuale comune;

– spese per manutenzione ordinaria;

– acquisto di beni di uso promiscuo (ad es. personal computer portatili, autovetture, cellulari, ecc);

– scorte di materie prime, semilavorati e materiali di consumo;

– acquisto di terreni e fabbricati;

– avviamento;

– beni usati (ad eccezione del caso di acquisto di attività preesistenti);

– mezzi targati di trasporto merci.

Come fare domanda:

Le domande per ottenere le agevolazioni devono essere presentate entro la data prevista dal bando. Le modalità e i termini sono definiti ogni volta attraverso decreti ministeriali.

Alla domanda devono essere allegati:

  • Il modulo di richiesta delle agevolazioni che includa anche i dati principali dell’impresa e sul programma di investimenti (business plan);
  • Una scheda tecnica che include la descrizione minuziosa dell’iniziativa proposta e le indicazioni economico-finanziarie;
  • Il certificato di iscrizione presso il Registro delle imprese della competente Camera di Commercio:
  • Una documentazione dettagliata che attesti la disponibilità dell’immobile al momento della presentazione della domanda.

La graduatoria delle richieste è emessa entro 90 giorni dalla scadenza del termine ultimo per la presentazione delle domande.

La selezione è effettuata dalla Regione o dalla Provincia Autonoma competente, la graduatoria appare in senso decrescente in base ad un punteggio che dipende dai criteri di priorità uniformi sull’intero territorio nazionale. La graduatoria è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dal Ministero delle Attività Produttive.

In caso di accettazione del finanziamento il contributo viene erogato in due rate. La prima quota, disponibile dal 30° giorno successivo alla pubblicazione, sarà pari al 30% del contributo richiesto.

La seconda quota, pari al 70% delle agevolazioni richieste ed è disponibile:

– per i programmi di durata inferiore ai 12 mesi, dopo 6 mesi dalla suddetta pubblicazione;

– per i programmi di durata superiore ai 12 mesi, dopo 12 mesi la suddetta pubblicazione.

La seconda quota potrà essere richiesta al momento della realizzazione del progetto e comunque entro 24 mesi dalla concessione degli incentivi.

Contatti:

  1. Finanziamenti regionali: per inoltrare la domanda bisogna attendere l’emissione dei bandi
  2. Contatti e siti regionali alla pagina: Incentivi regionali e statali – Contatti
  3. Finanziamenti erogati da Invitalia (legge 185/2000) per aiuti alle imprese – Lavoro autonomoMicroimpresaAutoimprenditorialitàFranchising. Per inoltrare la domanda a Invitalia non bisogna aspettare la pubblicazione dei bandi, sono sempre aperti. Per informazioni chiamare il numero nazionale di 848886886 (costo di una telefonata urbana disponibile dal lunedì al venerdi dalle 9:00 alle 18:00.
  4. Sedi regionali di Sviluppo Italia (invitalia) forniscono informazioni per l’avvio di nuove imprese e assistenza alla stesura del Business Plan

 

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Imprenditoria femminileultima modifica: 2012-06-22T08:31:00+02:00da lab51
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